Pubblicazione in lingua italiana. (Mladika, Trieste 1996) 109 p. : ill. ; 25 cm. + 1 carta geogr. Disegni a cura dell’autore. Localizzazione copie: ISBN: 978880000637
Le imbarcazioni usate per la pesca come il bragozzo, il topo, lo zoppolo-čupa e la tonera sono riprodotte in modelli a scala ridotta. La battellina-ščifa, l’unica rimasta, è invece esposta in scala naturale.
Una parte del museo è dedicato ai tradizionali palombari con scafandro di Contovello, definito paese dei palombari in quanto per più di un secolo tale mestiere veniva tramandato da padre a figlio. Nella foto si vedono Il palombari di Contovello Josip Regent e Pepi Ludra nel 1929.
Oltre alle altre tecniche di pesca, un’area del museo è dedicata espressamente alla famosa pesca del tonno nel golfo di Trieste. Essa è illustrata con numerose fotografie e schizzi che spiegano le fasi della pescata alla quale partecipava l’intera comunità. Data la sua spettacolarità, ad una di queste a Barcola, partecipò pure
Sono esposti molti attrezzi di pesca, reti e arnesi di alto valore etnologico, come pure documenti risalenti al medio evo e fotografie d’epoca che illustrano vari momenti della vita quotidiana dei pescatori. Per facilitare al visitatore la comprensione e l’uso dei reperti esposti, questi sono corredati da didascalie in italiano, sloveno e inglese.